mercoledì 12 giugno 2013

ITALIA CRISI 2013 | Mai così male in 70 anni di Repubblica

Italia in crisi 2013

"Senza un cambiamento profondo delle politiche, in Europa ed in Italia, non se ne esce". Guarda alla crisi il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, e dice chiaro che "la missione fondamentale del 'Governo al servizio dell'Italia e dell' Europa' - come lo ha definito il Presidente del Consiglio - sembra a noi chiarissima: agire con tempestività e agire in profondità".

Più Iva, più benzina sul fuoco della crisi

L'aumento dell'Iva "va scongiurato tempestivamente, con un approccio davvero senza se e senza ma". Per Carlo Sangalli "l'impatto di questo aumento su consumi, crescita e occupazione - dice - sarebbe davvero benzina sul fuoco ancora ardente della recessione".

Indietro tutta

Il reddito è in flessione ininterrotta dal 2008 e, a causa della crisi, ogni famiglia ha registrato in media una riduzione del proprio potere d'acquisto di oltre 3.400 euro. La dimensione della crisi è tale che, per tornare alle dinamiche di crescita precedenti, bisognerebbe aspettare il 2036. Lo afferma una ricerca Confcommercio-Cer.

Non è colpa del destino

crisi-italia1"Nel declino dell'Italia, non vi è nulla di ineluttabile: non siamo vittime di un 'destino cinico e baro'. Scontiamo, invece, scelte sbagliate e scelte mancate", ha detto ancora Carlo Sangalli nel suo intervento all'assemblea confederale. "Oggi, però - ha
aggiunto - non possiamo più permetterci né le prime, né le seconde. Le agende delle scelte giuste e necessarie sono state gia' scritte. Bisogna realizzarle. Ne va del presente e del futuro dell'Italia".

Tocca alla politica

"Tocca al Parlamento, al Governo, alla politica. Tocca a voi perchT le imprese, da sole, non ce la fanno pi·". Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in occasione dell'assemblea annuale dell'organizzazione. "Adesso - ha aggiunto - tocca a voi perchT le imprese, gli imprenditori e i lavoratori hanno fatto davvero tutto quello che dovevano e soprattutto potevano fare e anche di più".

Meno tasse

"Si può ridurre la pressione fiscale solo bonificando la spesa pubblica, rivedendo il perimetro stesso della funzione pubblica, adottando la metodologia dei costi e dei fabbisogni standard e avanzando nell'azione di contrasto e recupero di evasione ed elusione, mettendone a frutto i risultati a vantaggio dei contribuenti in regola". Per Sangalli, "insieme, servono dismissioni decise di patrimonio immobiliare pubblico: per abbattere il debito e per liberare risorse preziose per la crescita".

Se chiudono le imprese
"Senza impresa, non c'è né crescita, né occupazione. E se chiudono le imprese, chiude l'Italia. Teniamolo a mente".

Domanda interna in picchiata

I consumi delle famiglie, "nel 2009 ancora capaci di contrastare gli effetti della Grande recessione mondiale, sperimentano oggi una flessione di dimensione mai registrata nei quasi 70 anni di vita della Repubblica italiana". E' quanto emerge dall'indagine Cer-Confcommercio 'L'Italia arretra'. Assistiamo "alla disintegrazione di quei fattori che in passato avevano contribuito a stabilizzare il ciclo della nostra economia". Gli investimenti in costruzioni, si legge nell'indagine, "i cui andamenti hanno sovente compensato il ripiegamento congiunturale delle altre componenti della domanda aggregata, registreranno a fine anno la sesta riduzione consecutiva; la produzione industriale, nonostante il comparto manifatturiero sia impegnato in uno sforzo di espansione sui mercati mondiali, è scesa di oltre il 4% nel primo trimestre e non ha mostrato segni di ripresa nel bimestre aprile-maggio".

Nel 2013 il numero di giorni di lavoro necessari per pagare tasse, imposte e contributi "raggiungera' il suo massimo storico: 162 giorni (ne occorrevano 139 nel 1990 e 150 nel 2000); ne occorrono 130 nella media europea (-24% rispetto all'Italia)". E' quanto emerge dall'indagine Cer-Confcommercio. Si tratta di "un inasprimento che aggredisce un monte redditi gia' declinante, contribuendo cosi' sia a comprimere la domanda aggregata, sia a scoraggiare l'offerta di lavoro". La complessita' del sistema di prelievo costituisce "un ulteriore fattore di penalizzazione".

Via|Agenzie

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