venerdì 31 maggio 2013

ITALIA | Politici incapaci di mediare interessi personali e generali, dice Bankitalia

In una situazione economica strutturalmente in ritardo serve un aggiustamento di portata storica, ma i politici italiani stentano a concentrarsi sull'interesse generale.

L'accusa è del governatore di Bankitalia Ignazio Visco.

Dopo anni in cui l'economia italiana è stata la peggiore di quasi tutti i paesi sviluppati "l'aggiustamento richiesto e così a lungo rinviato ha una portata storica .. è un aggiustamento che necessita del contributo decisivo della politica, ma è essenziale la risposta della società e delle forze produttive" scrive il governatore nelle Considerazioni finali di quest'anno.

La recessione sta segnando profondamente il potenziale produttivo e "rischia di ripercuotersi sulla coesione sociale".

L'inversione del ciclo economico verso la fine dell'anno è possibile ma condizionata a una serie di fattori: l'accelerazione del commercio mondiale, l'attuazione di politiche economiche adeguate, l'evoluzione positiva delle aspettative e delle condizioni per investire, la disponibilità di credito.

Nell'immediato le condizioni sono gravi: "lavoro che viene meno e non si crea; imprese che non riescono a modernizzarsi, a finanziarsi, che chiudono, banche indebolite .. tra le quali rischiano di emergere situazioni problematiche".

Ma di fronte a questo quadro "i rappresentanti politici stentano a mediare tra interesse generale e interessi particolari: i cittadini ne ricevono segnali contrastanti e incerti", scrive il governatore.

PER ITALIA NON PRATICABILI SCORCIATOIE CON LEVA BILANCIO

Due giorni dopo l'uscita dell'Italia dalla procedura europea di deficit eccessivo Bankitalia concentra parte delle Considerazioni finali sulla necessità di evitare scorciatoie che passino da un maggior deficit di bilancio.

Visco invita il governo "a non dissipare" il risultato ottenuto a Bruxelles ma a considerarlo "un investimento su cui costruire".

Quindi, va ricordato in primo luogo che, dopo la decisione di pagare parte dei debiti della PA "per quest'anno non vi sono margini di aumento del disavanzo" dal momento che "il margine di fiducia che risparmiatori e operatori di mercato attualmente ci concedono è stretto". E l'Italia, nel corso del solo 2013, ha la necessità di emettere titoli di Stato per 450 miliardi.

Sulle imposte, mentre il dibattito politico è concentrato sull'Imu da ridurre o abolire e sull'Iva di cui cancellare il programmato rialzo, Visco sposta il timing della minor pressione fiscale, anche se pianificabile fin da ora, al medio termine e ribadisce, in linea con la Commissione europea, che si dovranno privilegiare lavoro e produzione. "Il cuneo fiscale che grava sul lavoro frena l'occupazione e l'attività d'impresa".

In tema di entrate Via Nazionale chiede di combattere, anche nella sua dimensione sovranazionale, l'evasione fiscale, fonte di concorrenza sleale e di aumento del carico tributario per i contribuenti in regola.

Al governo poi Bankitalia chiede di dare certezza sulle misure fiscali perchè questo incide positivamente sulle aspettative con un effetto maggiore di sgravi immediati ma di incerta sostenibilità.

IMPRESE: TROPPO POCHE STANNO ACCETTANDO SFIDA CAMBIAMENTO

Al mondo imprenditoriale Ignazio Visco chiede un contributo maggiore di quello fornito sinora al cambiamento che l'Italia deve necessariamente perseguire.

"Le imprese sono chiamate a uno sforzo eccezionale per garantire il successo della trasformazione, investendo risorse proprie, aprendosi alle opportunità di crescita, adeguando la struttura societaria e i modelli organizzativi, puntando sull'innovazione, sulla capacità di essere presenti sui mercati più dinamici". Ma, a differenza del passato, solo alcune lo stanno facendo. "Troppo poche hanno accettato fino in fondo questa sfida; a volte si preferisce, illusoriamente, invocare come soluzione il sostegno pubblico" lamenta la banca centrale.

Reuters|RV

Ruby bis: pm accusa Minetti "fece sesso a pagamento ad Arcore"

Milano, 31 mag. - "Non diciamo compari, perche' e' un termine dispregiativo, ma definiamoli sodali e complici". Cosi' il pm Antonio Sangermano definisce, nella requisitoria al processo 'Ruby bis', il legame tra i due imputati Emilio Fede e Lele Mora. Secondo il pm, i due seguivano sempre lo stesso schema nell'individuare le ragazze da portare ad Arcore e nell'inserirle all'interno del circuito. Si comportavano "come assaggiatori di vini pregiati" che valutavano la gradevolezza estetica delle giovani, poi le facevano "un minimo esamino di presentabilita' socio-relazionale" e le immettevano nel circuito. "Questi signori - afferma il pm - hanno condiviso l'organizzazione del sistema che ha dato frutti e vantaggi a tutti". Prima di una pausa, il pm ha spiegato ai giudici di aver depositato una memoria che in 55 capitoli ricostruisce il sistema delle cene".

RAGAZZE "ASSATANATE" DI SOLDI

Le ragazze che si sarebbero prostituite durante le serate ad Arcore erano "assatanate di soldi", secondo Sangermano. Mora e Fede avevano "la consapevolezza che chi sara' disponibile a prostituirsi verra' retribuito" e questo ne dimostra "l'intraneita' al sistema prostitutivo". Parlando dell'ex 'guru dei vip', il pm ha sottolineato che "a volte la disperazione rende gli uomini pericolosi e capaci di tutto", riferendosi al fatto che Mora avesse necessita' di procurarsi denaro per fare fronte alle difficolta' imprenditoriali in cui versava.

"MINETTI FACEVA SESSO A PAGAMENTO E PAGAVA LE RAGAZZE"

"Nicole Minetti svolgeva un ruolo particolarmente delicato, compiendo ella stessa atti sessuali retribuiti e partecipando alle tre fasi delle cene, svolgendo un fondamentale ruolo nella corresponsione di corrispettivi economici alle partecipanti alle serate". Cosi' il pm Antonio Sangermano definisce il ruolo dell'ex consigliera regionale, aggiungendo che "e' falso che le cene fossero ordinari convivi arricchiti al piu' da qualche goliardica scenetta di burlesque". "Non rifaro' il processo a Berlusconi. - ha aggiunto - Qui Berlusconi e' la persona a favore della quale viene apparecchiato un sistema. Le prove dimostrano irrefutabilmente come le cene di Arcore fossero espressione di un sistema prostitutivo organizzato per il soddisfacimento del piacere di una persona, Silvio Berlusconi, e che abbia potuto funzionare grazie alla intermediazione fornita da Fede, Minetti e Mora. Era un sistema, un apparato complesso volto a individuare, reclutare, compattare e remunerare un nucleo di giovani donne dedito al compimento di atti sessuali a pagamento con Berlusconi che elargiva direttamente o tramite Nicole Minetti esborsi in denaro".

"FEDE PORTO' RUBY AD ARCORE, MORA 'SEGUGIO' PER PROTEGGERLA"

Nel corso della sua requisitoria, Sangermano ha ricostruito i ruoli che ciascuno degli imputati nel processo 'Ruby bis' ha svolto nel 'sistema Arcore'. Secondo il pm, "e' Emilio Fede che porta Ruby ad Arcore, da quel momento in poi Mora si prende cura della minore".
  Sangermano definisce "un apparato militare quello che si scatena per salvare e accudire il soldato Ryan che e' Ruby". In questo contesto, sottolinea il ruolo dell'avvocato Luca Giuliante, "tesoriere del Pdl che si scatena per salvare la minore". "Non e' credibile - e' la tesi dell'accusa - ritenere che la persona che presenta la minore al Presidente del Consiglio e la mette nelle mani di Mora taccia la minore eta'".
  Spetta poi, in questa ricostruzione, a Lele Mora essere "come un segugio che segue e protegge" la giovane marocchina.

"RUBY VIVE COME IN VIDEOGAME"

Sangermano si e' soffermato anche sulle ritrattazioni di Ruby che ha fornito versioni discordanti sulle cene ad Arcore durante le indagini e in aula. "Ruby ha mescolato verita' e menzogna. Perche' lo ha fatto? - ragiona il pm - Hanno agito diversi impulsi, tra cui la prospettiva utilitaristica di trarne un vantaggio economico. Ha sempre negato talune circostanze, sempre affermato altre, e si e' contraddetta su altre". "Ha sempre negato dichiaratamente di avere avuto rapporti sessuali tanto meno a pagamento con Silvio Berlusconi - ha continuato il Pm - ha sempre negato di essersi prostituita. Come in un videogame Ruby ha calato persone vere e immaginarie, tentando una impresa ragguardevole: discreditare se stessa miscelando verita' e bugie, poi riconducendo tutto a un furore esibizionistico, a una sofferenza psicologica che la portava a inventare cavolate". 

"QUA PROVE,BERLUSCONI LO GIUDICHERANNO URNE E STORIA"

"Ad altre sedi democratiche spettano i giudizi su Silvio Berlusconi, la vicenda di quest'uomo la giudicheranno le urne e la storia, qua si tratteranno i profili comportamentali in relazione alla valenza probatoria in questo processo" ha proseguito Sangermano. La "madre di questo processo", secondo il pm, e' la legge Merlin, che, "a distanza di 55 anni, resiste intatta e ha mediato tra la liberta' individuale di disporre del proprio corpo e il divieto assoluto di vendere la propria sessualita'. L'interposizione di un terzo che istighi e sfrutti l'altrui sessualita' non e' lecita"

giovedì 30 maggio 2013

C’ERA UNA VOLTA L’AMERICA | Rivista “Newsweek” va in crisi anche la versione digitale – la testata in vendita

SE L’AMERICA MUORE | Rivista “Newsweek”, va in crisi anche la versione digitale – la testata in vendita

ROMA - Certe notizie sono tristi, sempre e comunque. Sono venuto a conoscenza dell’ennesimo fallimento di una iniziativa giornalistica che ha fatto la storia della “giornalismo” americano. Considerando che, il giornalismo americano ha costituito nel tempo un modello da “copiare”, la morte di chi lo produceva lascia molto a desiderare.

Un sottomarino che scende nel fondo del mare. La copertina animata, che lo scorso gennaio ha inaugurato l’edizione digitale di «Newsweek» per il tablet, non ha portato fortuna allo storico settimanale americano. Neppure cinque mesi dopo aver detto addio alle copie cartacee (sopra, l’ultimo numero), infatti, la direttrice Tina Brown e Baba Shetty, l’amministratore delegato della società cui fa capo «Newsweek», confermano le indiscrezioni secondo cui si starebbe valutando di vendere la testata.

Ufficialmente l’operazione sarebbe dovuta alla volontà di puntare solo su «The Daily Beast, l’altro sito del gruppo.

I numeri però parlano da soli. Il nuovo «Newsweek»digitale si sostiene conabbonamenti a pagamento ma, secondo la rivista «Variety», nei primi tre mesi del 2013 ne sono stati sottoscritti solo 470 mila, contro il milione e mezzo dell’ultimo trimestre del 2012, quando esisteva ancora l’edizione cartacea. La previsione è che continueranno a calare nel corso dell’anno. Giù anche gli utenti unici online: dai 2,9 milioni di gennaio agli 1,9 milioni di aprile.

Il proprietario Barry Diller lo aveva ammesso un mese fa in un’intervista a Bloomberg Tv: «Non nutro grandi speranze, acquistare “Newsweek” è stato un errore».

E’ finita un’epoca per l’America.

PAURA | Venezia - Una donna senza braccia e testa emerge dal canale della Giudecca

La cassa toracica era ridotta a uno scheletro, i militari hanno dedotto che poteva trattarsi di una donna solo grazie all'abbigliamento

VENEZIA – Un corpo senza braccia e senza testa, in avanzato stato di decomposizione. Il quale, con ogni probabilità, era in ammollo da mesi. A vederlo per primo, ieri pomeriggio, è stato un passante da una barca in transito. Lì, nel canale della Giudecca, zona Sacca Fisola, il cadavere galleggiava a pelo d'acqua. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Giudecca e del Nucleo Natanti, insieme ai vigili del fuoco, per il recupero della salma. Difficile, se non impossibile, procedere al riconoscimento in queste condizioni. Dalla vita in su, il corpo era praticamente stato inghiottito dalle acque. La testa e le braccia non c'erano più, e la cassa toracica era ridotta a uno scheletro, completamente ripulita dalla carne. I militari hanno dedotto che possa trattarsi di una donna, solo dall'abbigliamento: il cadavere indossava degli stivaletti con un tacco e dei pantacollant di colore nero.

Questi gli unici elementi a disposizione degli investigatori e del magistrato che stanno cercando di ricostruire che cosa sia successo e, soprattutto, chi sia la malcapitata. Il pm di turno Francesca Crupi deciderà nelle prossime ore se disporre l'autopsia, ma da una prima ispezione cadaverica è stato impossibile stabilire se ci fossero stati segni particolare di violenza. L'abbigliamento lascerebbe pensare a una donna comunque giovane. Il corpo potrebbe essere rimasto mutilato durante i giorni di maltempo, o potrebbe essere stato travolto dallo scafo di qualche grossa nave. Ovviamente, non sono stati trovati documenti. Impossibile stabilire, per ora, anche dove possa essere caduta in acqua. La corrente deve averla trascinata fino a Sacca Fisola, ma potrebbe essere arrivata da qualunque posto che sfoci all’interno delle bocche di porto veneziane. In questo momento, come accade in questi casi, i carabinieri stanno passando al setaccio tutte le denunce di scomparse, che riguardino soprattutto giovani donne. Senza un volto e senza documenti, e quasi anche senza un corpo, l'unico raffronto possibile per procedere all'identificazione sarà la prova del Dna.

E’ il secondo caso nel giro di poco tempo. Esattamente un mese fa, sulla spiaggia vicino alla Chiesetta della Madonna di Caorle, fu ritrovato il cadavere di un'altra donna con il volto sfondato. In quel caso, fu necessario procedere con il calco dentario per riuscire ad identificarla. Si trattava di una 82enne di Pordenone scomparsa da casa il 6 novembre scorso.

Via|Corriere

mercoledì 29 maggio 2013

Amici 2013: Emma Marrone come Sharone Stone? Web “a caccia” degli slip

Emma senza mutande

Roma, 27 mag. – Il dubbio del giorno e’: “mutande o senza mutande?” Un interrogativo che appassiona gli spettatori di Amici dopo l’esibizione di Emma Marrone al fianco di Greta, Appollaiata su uno sgabello, gambe in bella mostra e slanciate dai vertiginosi tacchi, abito stretto fino al seno, che lei ha definito, in una recente intervista, un peso ingombrantee, asta del microfono piazzata strategicamnete per lasciare il dubbio, la cantante campana ha lasciato all’immgainazione dei telespetattori se indossasse o meno gli slip, considerando che c’e’ un precedente: Emma mostro’ le mutande ad Amici l’anno scorso.

martedì 28 maggio 2013

COSÍ E’ NATO l'esercito di Silvio | Un sito per arruolare "difensori" di Silvio Berlusconi dai giudici

Si chiama «Esercito di Silvio» ed è un sito nato con l'obiettivo di arruolare "difensori" di Berlusconi dalla ventennale persecuzione giudiziaria. L'ideatore - come riferisce oggi anche il quotidiano Libero - è un imprenditore che si chiama Simone Furlan il quale sul sito spiega le motivazioni dell'iniziativa.

«Arriva un momento nella vita - scrive - in cui capisci che combattere per un ideale non è più una scelta, ma un obbligo. Noi della società civile siamo stati spettatori inermi della "Guerra dei Vent'anni" che ha visto Silvio Berlusconi combattere e difendersi da accuse infamanti di ogni genere, frutto di una persecuzione giudiziaria senza precedenti nella storia». Dunque, l'invito ai fan del Cavaliere. «Arruolati anche tu, siamo un esercito pacifico ma determinato, siamo l'esercito della libertà». Il tutto corredato da una vera e propria scheda di arruolamento in cui il "difensore" dichiara di volersi «arruolare nell'Esercito di Silvio per difendere il presidente Berlusconi e combattere al suo fianco la Guerra dei Vent'anni», di riconoscersi «in lui, nel suo pensiero, nei suoi ideali e nel suo operato», di volersi «battere per la libertà, per una Italia libera e democratica» e di essere «pronto a partecipare ad eventi o manifestazioni in supporto del presidente Berlusconi per affermare il principio che la sovranità popolare non può essere sovvertita in alcun modo tranne attraverso l'azione politica».

IlSole24|Ecume24

LAVORO 2013 | 150mila posti di lavoro disponibili che nessuno vuole (Roma & Italia)

150mila posti di lavoro disponibili che nessuno vuole (Roma & Italia)


ROMA | Panettieri, falegnami, pasticceri e sarti i più richiesti. Anche nel mercato degli infissi il lavoro sarebbe disponibile: esistono 1.500 posti da installatori e l’83% di questi non è ancora stato occupato.

Falegnami, panettieri e sarti: sono soltanto tre delle professioni che nessuno oramai vuole più fare, i cosiddetti lavori ‘dimenticati’.
Secondo un’indagine svolta dalla Fondazione Studi consulenti del lavoro, elaborando i dati segnalati dai 28mila iscritti che gestiscono un milione di aziende, in Italia sono circa 150.000 posti di lavoro disponibili, per impieghi che non si cercano e non si vogliono fare.
Secondo la Fondazione Studi, “in Italia molti posti sono vacanti e soprattutto i giovani cercano sempre le stesse strade, spesso contorte a causa ovviamente della crisi, senza però dimenticare anche le amicizie lavorative e un titolo di laurea che può avere un risvolto negativo della medaglia”.
“In Italia, ad esempio, mancano i panettieri. E’ un lavoro duro – continua la nota – e i turni lavorativi sono principalmente due: il primo nella tarda nottata, il secondo la mattina molto presto. I posti disponibili in questo campo sono 1.040 e non si riesce a coprire il 39% di queste posizioni vacanti. Un altro lavoro particolarmente snobbato è appunto quello del falegname. In questo campo, soprattutto in questo periodo di crisi economica e lavorativa, i ricavi potrebbero essere molto elevati: basta ‘fare il giovane’ presso un falegname esperto e, se si possiede una discreta somma di denaro, si può lavorare autonomamente. I guadagni sono assicurati, ma la strada è lunga e impervia”.
“Anche nel mercato degli infissi -spiega la nota- il posto sarebbe disponibile: esistono 1.500 posti da installatori e l’83% di questi non è ancora stato occupato. Un dato che può far riflettere. Altri due mestieri ‘rifiutati’ sono, nonostante si possa pensare il contrario, quello dei baristi e dei camerieri. Le principali motivazioni -spiega la nota della Fondazione Studi- possono essere principalmente legate agli orari notturni. Spesso queste posizioni sono occupate dai giovani universitari che per andare incontro alle esigenze monetarie legate alle tasse universitarie ‘arrotondano’ con questi lavori cercando di proseguire al meglio gli studi. Nonostante la presenza degli studenti nel settore il settore della ristorazione e dei bar manca nella misura del 14%”.
“Altri posti vacanti – si legge sempre nella nota – possono trovare nel campo della pasticceria, nel campo della macelleria in cui manca circa il 10% dei posti disponibili nelle aziende e, infine, anche nel campo della sartoria dove sarebbero disponibili circa duemila posti di lavoro, previo corso di specializzazione in questo tipo di lavoro. Ci sono poi altre professioni di difficile reperimento, legate però a un preciso percorso formativo. Tra queste gli infermieri, i tecnici informativi e gli operai specializzati”.
“Per quanto riguarda il comparto infermieristico, nel 2012 -sottolinea- c’è stata una richiesta di 22.000 nuove unità; il numero chiuso imposto dal sistema universitario (accettati solo 16mila nuovi studenti alla laurea triennale in scienze infermieristiche), e la ‘poca’ attrattiva del lavoro, hanno imposto il ricorso all’utilizzo di molto personale straniero. In Italia, dunque, ci sono 150.000 posti disponibili -conclude la Fondazione Studi- in questi lavori che nessuno cerca e che nessuno vuole”.

(LabItalia)

Corte dei conti: «Servono stimoli alla crescita La crisi è già costata 230 miliardi di euro»

ROMA - «Ciò che serve all'Italia dall'Europa sono stimoli per crescere di più, non deroghe per spendere di più». A dirlo è stato il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, presentando il rapporto 2013 sul coordinamento della finanza pubblica.
230 miliardi.
In Italia, nel periodo 2009-2013, «la mancata crescita nominale del Pil ha superato i 230 miliardi», ha aggiunto Giampaolino, evidenziando anche che «il consuntivo di legislatura ha mancato il conseguimento del programmato pareggio di bilancio» per 50 miliardi.

Difficile ridurre le tasse.
La riduzione della pressione fiscale è un obiettivo «non facile da coniugare con il rispetto degli obiettivi europei», ha inoltre sottolineato il presidente della Corte dei Conti, evidenziando che «di più immediata percorribilità potrebbe rivelarsi una scelta volta ad aumentare l'equità distributiva del prelievo». Parlando di agevolazioni ha sottolineato come possa essere una «illusione» pensare di trovare dei fondi da una razionalizzazione per un'eventuale riduzione d'imposta.

Pieno asta Ctz.
Il Tesoro ha venduto tutti i 2,5 miliardi di euro di Ctz con scadenza dicembre 2014 con tassi in calo al minimo storico dell'1,113% dall'1,167% dell'asta precedente. La domanda è stata pari a 1,57 volte l'importo offerto. Assegnati anche 987 milioni di euro di Btp a 5 anni indicizzati all'inflazione ad un tasso dell'1,83%.

lunedì 27 maggio 2013

MUSICA/TRISTEZZA | E' morto Little Tony, il "cuore matto" e l'Elvis italiano

Roma, 27 mag. - E' morto a Roma Little Tony. Il cantante, che era ricoverato in una clinica romana per un male incurabile, aveva 72 anni. Nato a Tivoli il 9 febbraio del 1941 si e' spento per un tumore ai polmoni. E' stato uno dei piu' famosi artisti della musica leggera del nostro Paese. Interpreto' in chiave italiana il rock and roll tanto da conquistarsi l'appellativo di "Elvis Presley italiano". Una passione che e' durata tutta la vita: quella per il Rock'n'roll.

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Little Tony ed Eleonora Brown nel film "Un cuore matto...matto da legare"

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Little Tony con Elvis Presley

Con-Alberto-Sordi[1]

Antonio Ciacci, nome d'arte Little Tony, e' ricordato per successi come Cuore matto e 24mila baci, cantata in con Celentano e arrivata seconda al Festival di Sanremo del 1961. Il vero trionfo per l'Elvis de noantri arriva nel 1966 quando porta al Cantagiro Ridera'. La canzone non vincera' la manifestazione, ma vendera' oltre un milione di copie. Altro grande successo nel 1970 e' La spada nel cuore.

  Little Tony si avvicina giovanissimo alla musica, una passione di famiglia. Nel 1958, durante uno spettacolo allo Smeraldo di Milano, viene notato da un impresario inglese, Jack Good, che lo convince a partire con i suoi fratelli per l'Inghilterra, dove nascono "Little Tony and his brothers".

Restera' in Inghilterra per diversi anni ed e' li' che si innamorera' del Rock'n'roll. Tornato in Italia nel 1961 partecipa al Festival di Sanremo: cantera' con Celentano 24 mila baci, arrivando secondo. Sempre del '61 incide diverse canzoni per i film 5 marines per 100 ragazze, Rocco e le sorelle, Nerone '71, La bella americana e Pugni pupe e marinai.

SPAGNA VIOLENTA | Uccisa la Visser, campionessa di volley, e il compagno durante una vacanza

20130528_visser[1]MADRID - Erano 'missing' da due settimane, spariti nel nulla durante un breve soggiorno a Murcia, e la loro prolungata scomparsa non faceva presagire nulla di buono.
I corpi di Ingrid Visser, 36 anni, star olandese di pallavolo - vantava il maggiore numero di presenze, 500, in nazionale, due titoli europei e aveva giocato anche nel Vicenza - e del suo compagno Lodewijk Severin, di 57 anni, sono stati trovati la scorsa notte dai cani poliziotto, seppelliti malamente in una limonaia alla periferia della città. Sui cadaveri un primo esame medico-legale ha riscontrato segni di violenza. Un'esecuzione in piena regola, non confermata dagli investigatori, dopo che l'indagine è stata secretata dal magistrato inquirente.
Tre i fermi finora effettuati nella vicina provincia di Valencia: un 36enne spagnolo, che sarebbe collegato alla criminalità organizzata, e due rumeni, di 47 e 60 anni. Un giallo inquietante che ha lasciato «molto scossa» la famiglia e gli amici di Ingrid Visser, mobilitati fra Amsterdam e il sud della Spagna nelle ricerche con la polizia spagnola e quella olandese. E che ora chiedono piena luce sul delitto. Prima del riconoscimento ufficiale, l'alta statura delle vittime - entrambe di 1 metro e 90 - aveva posto fine anche agli ultimi dubbi che si trattasse della coppia vista lasciare l'hotel Churra-Vistalegre di Murcia, dov'era alloggiata, per l'ultima volta il 13 maggio scorso.
Erano arrivati quello stesso lunedì all'aeroporto di El Altet (Alicante) con l'intenzione di trascorrere tre giorni a Murcia, città dove Ingrid aveva tanti amici e amava tornare: vi aveva vissuto fra il 2009 e il 2011, quando militò nel CAV Murcia 2005, giocando nella Liga spagnola, come aveva già fatto in precedenza con il CV Tenerife e con l'Hotel Cantur Las Palmas. Ma questa volta con Lodewijk - separato, con tre figlie, e da 5 anni suo compagno - aveva un appuntamento importante, fissato per il 14 maggio in una clinica di fecondazione assistita di Valencia. Non ci sono mai arrivati. Così come non sono rientrati ad Amsterdam per la data prevista, il 15 maggio. Da là è scattato l'allarme alla polizia. L'unica traccia il ritrovamento il 22 maggio della Fiat Panda nera che la coppia aveva affittato: era parcheggiata in centro a Murcia e senza segni di effrazione.
Dall'esame di una telecamera, la polizia è riuscita a risalire a un appartamento a Molino di Segura, nella parte nord della città, distante dal luogo di ritrovamento dei corpi, ma dove - secondo fonti vicine alle indagini - potrebbe essere avvenuto il duplice omicidio. La polizia non ha escluso alcuna pista, dal sequestro alla scomparsa volontaria. Un'ipotesi, quest'ultima, scartata dai familiari di Ingrid che avevano confermato il legame forte fra la campionessa di pallavolo e il suo compagno e nessun problema familiare o professionale. Nessun movimento era stata registrato sui loro conti correnti dalla loro scomparsa. Nessuna richiesta di riscatto. Amici della coppia, fra i quali l'ex calciatore Ruud van Nistelroy e alcuni olandesi residenti a Murcia, avevano tappezzato la città di manifesti di ricerche con le foto.
I familiari avevano anche aperto una pagina su Facebookdove far convogliare eventuali segnalazioni. Ma è stato tutto inutile. «È la peggiore notizia che potessimo ricevere - ha detto il presidente della Real Federacion Espanola di Pallavolo, Augustin Martin Santos - tutti desideravamo un epilogo positivo. Siamo tremendamente addolorati». Con la nazionale olandese Visser aveva vinto i principali titoli: campione d'Europa nel 1995 e del Gran Prix nel 2007, oltre a vice campione d'Europa nel 2009; mentre in casa aveva conquistato tre titoli della Lega arancione e tre coppe, oltre alla Challenge Cup.
Il movente dell'uccisione dell'ex olimpionica di volley olandese Ingrid Visser e del suo compagno Lodewijk Severein sarebbe legato a interessi di lavoro. Lo hanno detto in serata in una conferenza stampa il delegato del governo della Regione di Murcia, Joaquin Bascuana, accompagnato dal capo della polizia di Murcia, Cyril Duran. I due non hanno rivelato dettagli sulla natura degli affari e non hanno commentato il fatto che possa tratta

domenica 12 maggio 2013

Una pagina sui quotidiani, i produttori di birra protestano contro l'aumento delle imposte

Industriali della birra sul sentiero di guerra: i produttori protestano contro un nuovo e possibile aumento delle accise sulla birra che renderebbe ancora più precario un quadro dei consumi difficile e in un settore dal quale ogni anno l'erario drena 4 miliardi tra Iva, tasse, accise, contributi sociali.

Gli industriali della birra hanno acquistato una pagina sui principali quotidiani italiani per pubblicare una lettera aperta rivolta alla politica. La lettera, che sarà pubblicata tra domenica 12 e lunedì 13 maggio, non vuole essere una lettera polemica, ma un invito al legislatore affinché faccia una valutazione attenta prima di introdurre possibili inasprimenti fiscali sulla birra. Negli ultimi anni nel settore – animato da multinazionali e società italiane - sono nati 445 micro-birrifici artigianali che hanno creato 4.700 nuovi posti di lavoro. Solo nel 2012 l'occupazione è cresciuta del 4,4%.

«Oggi sentiamo parlare di nuove tasse sulla birra - sottolinea AssoBirra nella lettera aperta. Sappiamo bene che non è facile trovare risorse per finanziare la crescita, ma crediamo che proprio per questo servano soluzioni nuove. Aumentare le accise è una scorciatoia del passato. Anche perché le tasse hanno una conseguenza importante, soprattutto in un momento come questo, sulla vita di tutti gli italiani e non solo sui 35 milioni di connazionali che bevono birra». La politica le chiama con nomi diversi (Iva, accise, Imu, Irap ecc.), ma chi le paga continua a chiamarle tasse.

«Senza alzare i toni – spiega la lettera - abbiamo un invito da rivolgere alla politica. La birra è già discriminata rispetto a tutte le altre bevande non gravate da accisa. In Italia le tasse sulla birra, tra accise e Iva, sono oggi tra le più alte d'Europa: 30 centesimi al litro, cui si aggiunge la doppia tassazione del 21% di Iva. Già oggi un sorso su tre di birra va al fisco. La birra italiana, senza alcun sostegno finanziario da parte dello Stato, contribuisce in termini di entrate per l'erario con una somma complessiva superiore ai 4 miliardi di euro annui solo ritorno derivante delle accise nel 2012 corrisponde a 484 milioni di euro». Nel 2012 la produzione si è attestata a 13,57 milioni di ettolitri (+1,2%) di cui 2 milioni all'export.

«Operiamo in un mercato dove, solo negli ultimi sette anni, c'è stato un aumento della pressione fiscale del 30% - sottolinea Alberto Frausin, presidente di Assobirra -. Il prezzo medio di fabbrica di un un litro di birra lager era pari a 1,1 euro (valore attualizzato al 2012), oggi il costo è salito a 1,40 euro. Tenuto conto della nuova Iva al 21% e delle accise che già gravano sulla birra, l'Italia si attesta tra i Paesi produttori con la pressione fiscale più alta in Europa».

Governo Letta fa spogliatoio: Costo? 200 € a ministro. Una necessità organizzativa

Roma - Appuntamento a Palazzo Chigi, poi via, tutti a bordo del pullman, direzione Abbazia di Spineto, in Toscana, per la due giorni informale voluta dal premier Enrico Letta per "fare spogliatoio", conoscersi, rinsaldare lo spirito di squadra e preparare insieme le prossime sfide del Governo. Cronaca di un pomeriggio di sole a Roma che ha visto i ministri riunirsi (quasi) al gran completo per affrontare l'inconsueta trasferta.

Avvistati Lupi, Quagliariello, D'Alia insieme a Bonino, Kyenge e Cancellieri, oltre al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi e Giovannini, notato per il suo abbigliamento casual, in maglione, già in sintonia con l'atmosfera seria ma informale che caratterizzerà la trasferta, che si concluderà lunedì all'ora di pranzo. Letta, probabilmente per motivi di sicurezza, è invece partito in macchina. Altri ministri, come ad esempio il vicepremier Angelino Alfano, raggiungeranno Spineto da soli.

A Spineto non ci sarà nessun Consiglio dei ministri per il varo degli attesi provvedimenti economici su Imu e cassa integrazione, che dovrebbero arrivare a metà settimana: in agenda, c'è piuttosto il confronto su iniziative a più lungo respiro, come quelle sulle riforme istituzionali e la strategia dei prossimi mesi sulla riforma della politica, della Costituzione, sulla legge elettorale, la fine del finanziamento pubblico ai partiti, il Senato delle autonomie.

Dall'inviato del Sole 24Ore a Spineto
Partiti puntuali da Roma, Enrico Letta e i suoi ministri a momenti imboccheranno la strada bianca che li condurrà al ritiro nell'Abbazia di Spineto, a pochi chilometri dal borgo medievale di Sarteano. Il clima non è dei migliori. I nuvoloni che accoglieranno l'esecutivo ben si adattano all'aria tesa che ha preceduto il loro arrivo. Letta aveva pensato questo ritiro non solo per consentire un confronto ampio e prolungato tra i suoi ministri, ma anche per rendere plasticamente l'idea di una "squadra" che si isolava da tutto e da tutti, per concentrarsi solo sul risultato finale del bene del Paese. E invece...invece ieri l'arrivo di Angelino Alfano, ancor più di quello di Maurizio Lupi, di Gaetano Quagliariello, nella piazza di Brescia dove Silvio Berlusconi ha lanciato l'ennesimo j'accuse contro la "magistratura politicizzata" ha compromesso in modo pesante quel tentativo di "fare spogliatoio" annunciato dal premier. Un risultato paradossale perchè in realtà Letta ed Alfano sono segnati da un identico destino. La scommessa del loro futuro politico si gioca sulla capacità del governo di lasciare un segno positivo.

Un obiettivo difficile di per sé ma reso ancor più arduo dalle resistenze, dal fuoco amico sparato dai loro rispettivi partiti. Al di là delle dichiarazioni ufficiali di leltà al governo, pronunciate rispetutamente da Berlusconi e dal gruppo dirigente democratico, sia il Pdl che il Pd soffrono le larghe intese e chi le rappresenta. È in questa chiave che va interpretata anche la presenza a Brescia del vicepremier e ministro dell'Interno. Alfano aveva ed ha l'esigenza di mantenere un filo riconoscibile con il suo partito e con Berlusconi, che non pochi nel Pdl vogliono recidere, ad esempio mettendo in discussione il suo ruolo di segretario politico.

Il primo ad arrivare
E' stato il ministro dei Beni culturali Massimo Bray il primo ad arrivare all'abbazia di Spineto (Siena) per la riunione del governo. il ministro è arrivato sulla sua auto, e ai giornalisti che gli domandavano cosa si aspettasse da questo incontro toscano tra tutti i membri dell'esecutivo, ha risposto: "Lavoreremo bene". Quindi, Bray si è diretto verso l'abbazia per la sistemazione. Gli altri membri dell'esecutivo sono attesi a breve.

Su Brescia
«Mi aspetto una bella discussione nel governo». Così il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, giungendo al vertice informale di governo, ha risposto ai giornalisti che le chiedevano un parere sulla manifestazione di ieri a Brescia.

Gli altri ministri
«Il governo deve lavorare e tenersi fuori il più possibile da queste polemiche». Così Carlo Trigilia, ministro della Coesione territoriale, risponde ai giornalisti che gli chiedono un commento alle polemiche sulla manifestazione di ieri a Brescia.
Dal vertice informale di Governo Trigilia si aspetta di «conoscere meglio i colleghi e imparare a coordinarsi. Abbiamo compiti difficili e servono interventi rapidi per dare risposte al Paese». Andrea Orlando, ministro dell'Agricoltura, ha affermato che dal vertice si aspetta che ci sia un'approfondita discussione sull'agenda di Governo, mentre il ministro Bray ha affermato che si attende di lavorare approfonditamente in questa due giorni.

Il costo
"Mi hanno detto che pagheremo 200 euro". Cosi'Trigilia, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano quanto avrebbe pagato ogni ministro per il soggiorno all'abbazia di Spineto, dove sta per iniziare la riunione del governo.

ilSole24

giovedì 9 maggio 2013

#ITALIA/MAGGIO 2013: Siti #razzisti e #violenti; è boom in rete, e nessuno li ferma

Migliaia i fan. Incitano allo stupro, sfottono ebrei, obesi, disabili. Il caso Lucarelli.

Non ci sono solo gli insulti via Twitter, che hanno convinto persino uno come Enrico Mentana, che permaloso non è, a salutare tutti e chiudere il profilo.Non c'è solo chi si diverte a fare i fotomontaggi "erotici" della presidente della Camera Laura Boldrini.
E non ci sono solo gli invasati a 5 Stelle, che dal blog del loro guru sono pronti ad augurare incidenti e disgrazie a chiunque osi toccare l'argomento "Beppe Grillo"  (ultima vittima Beppe Servegnini, reo di avere fatto una battuta sul vertice "Letta - Crimi", e che per questo “Non vale nemmeno il prezzo del colpo che meriterebbe ampiamente di ricevere in mezzo agli occhi”).

Un boom silenzioso

La rete, i social network, i blog, strabordano di siti e pagine ferocemente violenti, razzisti, sessisti, dove a personaggi pubblici o meno pubblici vengono di volta in volta dedicate frasi, immagini, vignette di una violenza gratuita e battute da voltastomaco. Il ministro dell'Integrazione Kyenge ne sa qualcosa, visto che da un po' è protagonista di molti tra questi post.
La cosa, purtroppo, non finisce qui. I siti e le pagine in questione sono seguitissime e commentatissime, e il più delle volte i post che seguono questa o quella rivoltante battuta, sono ben peggio dell'originale.

"La Lucarelli? merita lo stupro"

Per capirne il tono basta dare un'occhiata al caso segnalato dalla giornalista Selvaggia Lucarelli, giornalista di Libero e blogger, la cui unica colpa, sembra di capire, è quella di avere un generoso decollete, e di non fare nulla per nasconderlo.
La giornalista, suo malgrado, è stata oggetto delle attenzioni della pagina facebook "Il fantastico mondo di Jack Sborrow", 26.000 fan all'attivo, che senza neanche troppe iperboli le ha augurato presto di subire uno stupro di gruppo. Nulla in confronto al tenore dei commenti che sono seguiti, francamente irripetibili.

Facebook risponde picche

La giornalista ha cercato di segnalare a Facebook la pagina e i suoi contenuti violenti. Ma l'azienda, una volta esaminati, non ha trovato nulla da eccepire, e come lei stessa racconta su Libero di oggi, le ha risposto picche.
"Grazie per la segnalazione ma dopo aver analizzato il caso, troviamo che la pagina non violi le regole della comunità e che non ci siano attacchi a persone per il loro sesso, religione, razza o salute".
"Se minacciano di stuprarti, ci sta. Se dicevano 'ti stupriamo perché sei buddista', forse correvano qualche rischio in più", ha commentato lei ironica.

Montagne di materiale

Il problema, però, resta. Facebook pullula di simili amenità, e gli esempi si buttano.
Da "Piantare Bonsai con nonno Miagi", (7.500 fan), che se la prende con ebrei, neri, handicappati e obesi, a "Mangiare Anatre Vive Partendo Dalle Zampe" (53.000 seguaci), che di quando in quando pubblica foto di minorenni in atteggiamenti "discinti".

Migliaia di condivisioni

Si credono ironici, pubblicano fotomontaggi e battute. E i fan se la ridono, condividendo la spazzatura tra di loro.
Può capitare che un post del genere, come quello che vedete in questa pagina, faccia il giro dei social. E che le autorità li lascino fare indisturbati.

Via|.ilsalvagente.it

martedì 7 maggio 2013

ROMA 2013: Invito alla presentazione del volume: "BONGA KWENDA: Um combatente angolano da liberdade africana"

Bonga - Filomeno Lopes - Roma 2013

Invito alla presentazione del volume: "BONGA KWENDA: Um combatente angolano da liberdade africanA"

L’incontro avrà luogo | venerdì 10 maggio 2013 – ore 16.30
presso la sede di Radio Vaticana – sala Marconi
Piazza Pia 3 – 00193 Roma (Città del Vaticano)

-> ORGANIZZATORI
CRA-2000 (Centro di Riflessione Africa 2000) - Radio Vaticana

-> IN COLLABORAZIONE CON:
Gruppo degli ex allievi dei PALOP (Países Africanos de Língua Oficial Portuguesa) in Italia, 
Associazione Caboverdemania, Centro di Studi Populorum Progressio (Luanda, Angola), 
Associazione Zoe Onlus, Associazione Culturale Bumbulum, Editrice L’Harmattan Italia

-> SALUTI E INTRODUZIONE:
ALBERT MIANZOUKOUTA, giornalista Radio Vaticana, presidente CRA-2000
ELISA PELIZZARI, responsabile L’Harmattan Italia
DOMINGOS DAS NEVES, presidente Centro di Studi Populorum Progressio (Luanda)
PATRÍCIA GODINHO GOMES, storica, Università di Cagliari

-> INTERVENTI: 
P. FEDERICO LOMBARDI S.I., direttore della Radio Vaticana e Sala Stampa Vaticana
S.E. Rev.ma Mons. CARLOS AZEVEDO MOREIRA, delegato al Pontificio Consiglio della Cultura
P. JANVIER YAMEOGO, Pontificio Consiglio della Comunicazione Sociale
MARCO BOCCITTO, giornalista e musicologo, Il Manifesto e Radio 3
JEAN LÉONARD TOUADI, giornalista, docente universitario (Roma), politico
SEVERINO ELIAS NGOENHA, filosofo e docente universitario (Maputo)
PAOLO BUCCIERI, antropologo, Associazione Zoe Onlus
BONGA KWENDA, musicista

Modera: MARIA DE LOURDES JESUS, giornalista

Evento: https://www.facebook.com/events/510945962288336/