mercoledì 21 dicembre 2011

FREE SPINELLO: CHIUDONO I COFFE SHOP DI AMSTERDAM, l'ultima notte DI 2011

Dal prossimo anno per entrare nei locali che hanno reso famosa la città olandese servirà una tessera che sarà rilasciata solo ai residenti ed è boom di turisti per gli ultimi giorni di apertura a tutti.


È pur sempre un momento storico e in tanti non vogliono perderselo. Amsterdam prevede che il 31 dicembre, per chiudere in bellezza il 2011, saranno molti più del solito i visitatori della città. Ad attirare almeno il 15 per cento in più di turisti non saranno i musei con i capolavori di Van Gogh o le illuminazioni suggestive dei canali, ma la possibilità di fumare l'ultimo spinello prima dell'entrata in vigore della nuova legge.

Nonostante la crisi e la necessità di stringere la cinghia, ci sarà chi potrà permettersi di essere parte della festa locale mangiando chicchi d'uva a Madrid, o scambiandosi maialini a Vienna e chi, soprattutto se ha tra i 18 e i 24 anni, sceglierà di salutare il nuovo anno in un coffee shop, celebrando per l'ultima volta il mito dell'Olanda permissiva e libertaria. Dal primo gennaio 2012 Amsterdam sarà un po' meno la patria della beedoogbeleid, la politica della tolleranza, perché non permetterà più che un gran numero dei turisti che la visitano ogni anno - si stima sia il 23 per cento circa - lo faccia soltanto per sballarsi in un coffee shop. La nuova legge, approvata tra mille polemiche e scontri tra il governo centrale e l'amministrazione cittadina, trasformerà i 220 locali dove è consentita la vendita di cannabis in club privati. Per fumare uno spinello si dovrà perciò essere soci del locale, ma per ottenere la tessera si è tenuti a dimostrare di risiedere legalmente in Olanda.

Tra le motivazioni per le restrizioni, la necessità di porre fine al "turismo dello spinello", una tendenza che, invece, vedrà la sua apoteosi proprio nel giorno della sua messa al bando. "Stiamo ricevendo centinaia di telefonate di ragazzi che vogliono prenotare e chiedono informazioni", confermano i titolari dei coffee shop, infastiditi dalla pubblicità e ancora furenti contro il governo. La confusione su ciò che saranno tenuti a fare allo scoccare della mezzanotte è tanta: "Ci aspettiamo tolleranza - dicono - non potranno pretendere che ci mettiamo a fare tessere allo scoccare della mezzanotte".

Le agenzie di viaggi italiane confermano la corsa all'ultimo posto per Amsterdam, pur se fornire dati precisi è quasi impossibile. Non si trova più un posto sui voli low cost e negli ostelli della città, ma tracciare le rotte del "turismo dello spinello" è difficile. A mettersi in viaggio verso Amsterdam saranno soprattutto giovani e lo faranno in autostop (basta un giro sui forum di viaggio e sui social network per vedere le richieste di passaggi e l'organizzazione di gruppi per dividere le spese dell'auto), molti non prevedono neanche di dormire in città, pronti a restare svegli il più a lungo possibile e cercare alloggio in località meno costose.

Sono i tratti caratteristici del turismo meno appetibile, quello mordi e fuggi che una parte di Amsterdam vuole scoraggiare e un'altra non vuole perdere, temendo i tempi duri della crisi e la recessione. "Il governo olandese ci ha imposto una legge che non vogliamo - ha dichiarato alla Cnn Machteld Ligtvoet, portavoce dell'Amsterdam Tourism & Convention Board, l'ente turistico locale - i coffee shop non vengono pubblicizzati dalla nostra associazione né usati per attrarre i turisti. L'idea che si possano usare e comprare droghe leggere è parte del fascino di Amsterdam, del suo famoso spirito libertario". Un fascino che frutta parecchio e che con il bando allo spinello non sarà più fonte di reddito. I precedenti spaventano Amsterdam: Maastricht, città olandese che ha vietato il turismo dello spinello dallo scorso primo ottobre, ha perso il 16 per cento di turisti e valuta in 26 milioni di euro le perdite in un anno.

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About: la Repubblica.it | di CRISTINA NADOTTI

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