giovedì 21 maggio 2009

Crisi, terzo suicidio in Veneto - Morto dirigente d'azienda di 43 anni del Trevigiano: la sua ditta era in procinto di avviare la cassa integrazione

DA OTTOBRE A OGGI TRE IMPRENDITORI SI SONO TOLTI LA VITA NELLA REGIONE

Crisi, terzo suicidio in Veneto

Morto dirigente d'azienda di 43 anni del Trevigiano: la sua ditta era in procinto di avviare la cassa integrazione

TREVISO - Un dirigente d'azienda di 43 anni di Villorba (Treviso) si è ucciso giovedì gettandosi contro un convoglio ferroviario in viaggio sulla linea Venezia - Bassano del Grappa, a Castello di Godego, in provincia di Treviso. L'uomo, dirigente di un'azienda del luogo in procinto di avviare un'operazione di cassa integrazione per una parte del personale, da alcuni tempi era incaricato di mantenere le relazioni con le organizzazioni sindacali. Il dirigente non avrebbe lasciato alcuno scritto per spiegare il suo gesto. Sull'episodio indaga la Polizia Ferroviaria.

È IL TERZO SUICIDIO DA OTTOBRE - Mercoledì, sempre nel trevigiano, si è ucciso invece il titolare di una piccola azienda del legno in forte difficoltà finanziaria a causa della crisi. L'uomo, 58 anni, si è tolto la vita impiccandosi a Fontanelle (Treviso), all'interno della ditta. Il 58enne era ossessionato dall'idea che la crisi che aveva colpito anche il suo settore di attività lo costringesse a dover lasciare a casa alcuni dei suoi otto dipendenti. La depressione per motivi familiari sommata alla crisi economica aveva gettato nel baratro anche l'imprenditore edile padovano di 60 anni che si è ucciso il 13 ottobre scorso con un colpo di pistola al petto. Era preoccupato che qualcuno, con cui aveva contratto debiti, potesse far del male ai suoi familiari.
Corriere.it
 
 
 

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