mercoledì 16 febbraio 2011

Iran: Gandhi e Mandela modelli dei giovani per la democrazia e giustizia sociale

onda_verde_iran-where-is-my-vote-agai-2011 Parigi (16-02-2011) - L'Iran per il quale i giovani sono pronti a lottare e a sfidare la repressione del regime è un paese dove la politica è separata dalla religione, dove c’è lavoro, democrazia, giustizia, rispetto dei diritti umani. Obiettivi che vanno raggiunti secondo la via della nonviolenza, tracciata da Gandhi in India e Nelson Mandela in Sud Africa.

Lo ha detto, il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf, l’autore di “Viaggio a Kandahar”, secondo il quale almeno 500 persone sono state arrestate nelle manifestazioni di Teheran: "Il 90 per cento dei dimostranti vuole la separazione tra Stato e Chiesa tanto è vero che oltre a reclamare l’uscita di scena del presidene Mahmud Ahmadinejad, è stata chiesta anche quella della guida della rivoluzione, l'ayatollah Alì Khamenei. Non si fermeranno, non hanno paura, si ispirano al modello nonviolento di Gandhi e Mandela", aggiunge il regista, che vive a Parigi e che, come diversi altri cineasti e attori iraliani, ha scelto di lasciare il suo paese dopo le elezioni del giugno 2009, finite in un bagno di sangue.

"I giovani iraniani di oggi, che rappresentano il 70 per cento della popolazione, sono istruiti, sanno quello che vogliono, vogliono cambiare il sistema. Ormai è uno tsunami inarrestabile", insiste, affermando che la rivolta che sta scuotendo il mondo arabo in queste ultime settimane è partita in realtà proprio dall'Iran, dall’estate di due anni fa, quando le manifestazioni contro la confisca dei risultati elettorali ad opera del regime di Teheran furono represse brutalmente".

Facebook e twitter hanno permesso di "esportare" questa nuova rivoluzione iraniana e ispirato le rivolte in Tunisia ed Egitto. Tutte queste recenti rivolte hanno un punto in comune: "Il loro motore sono i giovani e d’altronde”, spiega Makhmalbaf, “basta pensare che, dalla rivoluzione del 1979 ad oggi, la popolazione iraniana è aumentata di 45 milioni di persone, e quindi di giovani sotto il 30 anni Gli stessi Mussavi e Karrubi (i leader dell'opposizione, ndr) hanno detto di non essere loro i leader della protesta perché i veri leader sono i giovani assetati di democrazia, libertà e giustizia". E' quindi "assurdo", ritiene come ha detto l'ayatollah Khamenei al presidente turco Abdullah Gul, in visita a Teheran, che la rivolta egiziana sia stata ispirata da un "movimento islamico", che ha reagito "alle umiliazioni imposte al popolo dagli Stati Uniti". Il 'Satana' americano è "alleato dell'Egitto e di Israele, mentre l'Iran sta con Russia e Cina".

Come si comporterà l’esercito se gli fosse ordinato di aprire il fuoco sui dimostranti? "In Egitto il presidente americano Obama ha minacciato i generali di sospendere gli aiuti militari, ma l’esercito iraniano”, precisa ancora il regista, “non dipende dagli Stati Uniti. E' però per lo più da giovani soldati, arruolati per due anni, che hanno le stesse aspirazioni, gli stessi problemi, gli stessi timori, dei loro coetanei che sfidano il regime".

ANSA/Luana De Mico

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