Roma 3/01/2012 – Il desiderio di vivere eternamente ha alimentato migliaia di scienze e pseudo-scienze lungo i secoli, ma mai come adesso l’uomo si è trovato ad un passo di scoprire una tecnica attraverso la quale riuscirà a resettare in continuazione la decomposizione naturale del proprio corpo. Proprio così, l'eterna giovinezza presto potrà essere garantita somministrando un cocktail di molecole o una manciata di cellule staminali. La tecnica si sta sviluppando velocemente in vari laboratori di ricerca in giro per il mondo, dove grazie ad un trapianto di staminali ottenute dai muscoli di topi più giovani dei ricercatori sono riusciti a ritardare in un gruppo di topolini segni di invecchiamento precoce.
Il primo traguardo è di un team della University of Pittsburgh School of Medicine e ha consentito di ridare la giovinezza a topolini altrimenti destinati, per una malattia, ad invecchiare troppo in fretta. Invece di divenire infermi e morire precocemente, i topi che hanno ricevuto le cellule ci hanno guadagnato in salute e hanno vissuto tre volte più a lungo di quanto atteso, è spiegato sulla rivista Nature Communications da Johnny Huard e Laura Niedernhofer che hanno condotto il lavoro.
Gli esperti hanno esaminato cosa succede in topolini colpiti da progeria, una malattia che ricapitola, sia pur in modo accelerato, quel che accade nel normale processo di invecchiamento. Hanno visto che le staminali di questi topi sono come 'catalettiche' funzionano poco e male e si moltiplicano molto lentamente, rendendo difficoltoso il fisiologico ricambio cellulare. I ricercatori hanno somministrato ai topi malati staminali estratte dai muscoli di topolini giovani e sani e hanno visto che, trattati con le staminali, i topolini con progeria, che normalmente muoiono tra il 21/imo e il 28/imo giorno di vita, hanno vissuto in media 66 giorni e sono rimasti in salute.
Adesso resta da capire il meccanismo d'azione delle staminali sane trapiantate per ridare giovinezza ai topi, l'ipotesi avvalorata dai ricercatori Usa è che esse rilascino nel corpo dei fattori di crescita che stimolano le cellule dell'organismo a funzionare meglio.
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Via | Ansa | Edz: Ecumene24
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