“Deus seja louva” – Dio sia lodato.
I brasiliani, si sa, sono molto devoti. E anche i loro soldi lo testimoniano. In ogni banconota da 2 a 100 reais compare l’esortazione “Deus seja lovado”, Dio sia lodato. Ancora per poco però, visto che lo Stato brasiliano, laico, non può privilegiare alcuna religione.
La misura non implicherà spese per le casse dello Stato, assicura la Procura per i diritti del cittadino di San Paolo che l’ha richiesta e ottenuta, e sarà applicata con l’entrata in circolazione di nuove banconote, prevista nell’arco di quattro mesi.
Nel corso del complesso iter processuale, la Banca centrale brasiliana ha ricordato che la frase stampata sui reais cartacei è stata giustificata dalla Costituzione del 1988: il preambolo della Carta afferma che questa è stata promulgata “sob a proteção de Deus”, con la protezione di Dio. Eppure l’esortazione appariva già sui cruzados del 1986, voluta dall’allora presidente José Sarney, e si mantenne nelle altre monete succedutesi in breve tempo trascinate dall’inflazione, i cruzados nuevos, i cruzeiros, i cruzeros reais e i reais (in circolazione dal 1694 al 1942 e tornata ad essere valuta nazionale dal 1994). Anche Fernando Henrique Cardoso (1995-2003) decise di mantenere la frase sulle banconote ritenendola una “tradizione”, nonostante quando si insediò alla presidenza quella “tradizione” datava appena pochi anni.
Adesso invece si cambia: il procuratore per i diritti del cittadino Jefferson Aparecido Dias è chiaro nel dire che “nessuna legge autorizza l’inclusione di espressioni religiose sul denaro” e lo Stato deve garantire la libertà religiosa di tutti i brasiliani, sebbene l’ampia maggioranza si professi cristiana. Insomma, bisogna rispettare anche le minoranze. E il Brasile, avanti anche in questo, presto lo farà!!!
Sito della Banca Centrale Brasiliana - http://www.bcb.gov.br/
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