martedì 3 aprile 2012

Africa 2012: Al via l'area protetta più grande del mondo

La Kavango Zambezi Transfrontier Conservation Area, o KAZA, di cui è stata ufficialmente annunciata la creazione, diventerà il più grande Parco Naturale al mondo abbracciando un'area del continente africano, ben 287 mila km quadrati, (contro i quasi 301 mila della penisola italiana): l'area comprenderà 36 tra parchi nazionali, riserve faunistiche e zone turistiche. L'annuncio è stato dato dal WWF, che sta fornendo sostegno tecnico e finanziario all'iniziativa.

11400-le-cascate-victoria-una-delle-sette-meraviglie-del-mondo[1]

L'annuncio del WWF: l'area protetta più grande del mondo comprenderà 36 parchi nazionali, la più grande popolazione di elefanti dell' intero continente, 3 mila specie di piante e 600 specie di uccelli

Quest'area è una delle iniziative più ambiziose di creazione di aree naturalistiche ed è derivata dalla proposta di stabilire un santuario naturalistico transfrontaliero tra Angola, Botswana, Namibia, Zambia e Zimbabwe. "È un fatto straordinario che cinque paesi si uniscano per un obiettivo comune, e che questo obiettivo sia la conservazione della natura", sostiene Lisa Steel, che guida i progetti in Namibia del WWF. "Lo scopo è creare un'area protetta che sia anche una destinazione turistica, e di cui i principali beneficiari siano le popolazioni locali".

Il KAZA TFCA, non sarà solo l'area protetta più estesa al mondo, ma sarà soprattutto il luogo dove i grandi animali della foresta e della savana potranno muoversi liberamente e migrare senza sentirsi costretti dai limiti delle precedenti riserve e parchi. Il parco ospiterà, tra gli altri, la più grande popolazione di elefanti dell'intero continente, 3 mila specie di piante, 100 delle quali sono endemiche della regione, così come 600 specie di uccelli (tra savane, foreste e aree umide). Esso includerà alcune delle aree naturalistiche del mondo come il delta dell' Okavango, l'alto Zambesi e una delle 7 meraviglie naturali del mondo, le cascate Victoria. Progetti analoghi sono già falliti in passato e non mancano le voci critiche come quella di Brian John Huntley, un ecologo della University of Cape Town che lavora da trent'anni in Angola: “Come tanti altri progetti grandiosi che riguardano l'Africa, il KAZA è un'idea di pochi ecologisti convinti che 'grande è bello', con poca esperienza della realtà sul campo. Già in passato queste aree transfrontaliere sono state annunciate con grande sfarzo e sfilate di presidenti e primi ministri, hanno attirato molte donazioni ma solo di rado hanno raggiunto i loro obiettivi, semplicemente per la mancanza di competenze in vari paesi".

Cfr: More | Di Arianna Adamo |

Nessun commento:

Posta un commento