martedì 29 maggio 2012

Italia: la colonia atlantica risponde “presente”

Apprendiamo con sgomento la notizia dell’espulsione dal nostro territorio di Khaddour Hasan, Ambasciatore plenipotenziario della Repubblica Araba di Siria presso la Repubblica Italiana, in quanto reputato “persona non grata” dal ministero degli Esteri presieduto da Giulio Terzi di Sant’Agata. La decisione congiunta con Parigi, Londra e Berlino, arriva dopo la divulgazione della notizia relativa ai presunti massacri che il governo siriano avrebbe perpetrato nella città di Hula. Come abbiamo saputo negli ultimi giorni, risulta evidente che la realtà sia stata completamente capovolta, e che il lavoro congiunto tra le intelligence occidentali e le emittenti televisive delle petro-monarchie del Golfo, abbia contribuito ad instaurare un clima di intolleranza e di repulsione rispetto alla persona del presidente Assad, nell’opinione pubblica occidentale. È quasi certo, ormai, che i massacri di donne e bambini siano attribuibili ai gruppi salafiti, infiltrati all’interno del Paese e sostenuti, più o meno direttamente, da gran parte dell’apparato politico e mediatico occidentale. La decisione congiunta di espellere tutti gli Ambasciatori del Paese mediorientale dalle principali sedi europee, suona come un’autentica dichiarazione di guerra nei confronti della Siria, sempre più militarmente accerchiata dalla Nato. I rappresentanti dell’ONU, inoltre, non hanno ancora espresso una loro sentenza definitiva sulle responsabilità degli eccidi, e non esistono prove documentate che possano attribuire alle autorità siriane e alle loro milizie quanto accaduto. Anzi, vi sono numerosi filmati, che da ieri circolano in rete, che indicano chiaramente la vera matrice politico-religiosa degli autori delle violenze. Questa espulsione è un atto preventivo ed immotivato, molto grave sul piano diplomatico, e dimostra ancora una volta l’irresponsabilità dei principali governi dell’Unione Europea che, di fronte ad una crisi economica e sociale di giganti proporzioni, preferisce ancora una volta seguire i diktat di Washington, agendo contro i propri interessi continentali. Esprimiamo la nostra solidarietà al personale dell’Ambasciata, nella speranza che la crisi siriana possa essere presto risolta attraverso la mediazione della Russia, della Cina e delle Nazioni Unite che stanno collaborando alacremente con le legittime autorità siriane.
http://www.statopotenza.eu/3847/italia-la-colonia-atlantica-risponde-presente

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