A cura di Antonio Vanuzzo
Apertura del Wall Street Journal sulle divisioni degli euroministri al G20 di Washington sull’incremento dei mezzi del fondo salva-Stati Efsf. Sul Financial Times il ripensamento del modello di business di Ubs dopo l’uscita dell’a.d. Grubel. Ampia analisi sul New Yorker del modello Ikea alle prese con la lotta di successione.
Apertura del Financial Times dedicata alle dimissioni dell’amministratore delegato di Ubs Oswald Grubel, per via della maxi perdita da trading di 2 miliardi di euro. Al suo posto l’interim del vicepresidente Ubs Sergio Ermotti, ex numero uno dell’investment banking di UniCredit. http://goo.gl/6yaZZ
Sempre sul Ft, secondo un’inchiesta condotta dal quotidiano con il sito di giornalismo investigativo no profit Pro Publica, le autorità statunitensi starebbero indagando su transazioni miliardarie tra banche Usa e inglesi sulle quali non sarebbero state pagate le tasse. http://goo.gl/kYxrX
La column di Wolfgang Munchau, sul Ft, oggi è dedicata al meccanismo salva-Stati Efsf: consentire alla Bce di pompare ulteriore liquidità nel fondo non risolverà il problema politico della sua votazione nei parlamenti nazionali, soprattutto in Germania. http://goo.gl/z9p0t
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In prima pagina sul Wall Street Journal il meeting del G20 di Washington: ancora nessun consenso ufficiale sull’aumento della dotazione finanziaria del fondo Efsf. http://goo.gl/IAXJJ
Sempre sul Wsj, nell’annunciato scambio di ruoli alle prossime elezioni russe tra Putin e Medvedev a farci le spese è il ministro delle Finanze Alexei Kudrin, che si è speso per attrarre investimenti esteri nel Paese. http://goo.gl/vqDEk
Per il Wsj, con l’uscita di scena del Ceo Oswald Gruber, la banca svizzera Ubs dovrà ripensare il suo modello di business, concentrandosi su alcuni rami dell’investment banking. http://goo.gl/c15Lo
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Sul New York Times, la volontà del Cnt di creare un nuovo governo si scontra con le diverse richieste delle tribù che ora controllano parti della Libia nel dopo Gheddafi. http://goo.gl/7G2wn
Il Washington Post racconta di come a Damasco alcuni soldati ammutinati dell’esercito siriano avrebbero creato le milizie Free Sirian Army, per abbattere il regime di Bashar al Assad. http://goo.gl/PStgD
Il New Yorker offre una riflessione sul modello Ikea, società con 360 negozi nel mondo: una potenza commerciale in piena crisi di successione. http://goo.gl/KijE4
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Sul Guardian i veri costi della guerra in Libia: 1,75 miliardi di sterline, cifra pari a sette volte le stime iniziali di Downing Street. A dirlo una ricerca della rivista Defence Analysis. http://goo.gl/AR1gD
Il Telegraph apre sulla riforma del welfare in Inghilterra, sulla quale si gioca il futuro elettorale dell’esecutivo guidato da David Cameron. http://goo.gl/7eN3u
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Le Monde dedica ampio spazio alla storica conquista della maggioranza in Senato alla coalizione di centro-sinistra francese. Sarkozy teme l’ostruzionismo. http://goo.gl/jGDSv
Sul quotidiano economico Les Echos i governanti europei riuniti a Washington continuano a rifiutare l’idea di un programma “tarp” per circoscrivere il contagio della crisi dei debiti sovarni. http://goo.gl/rOCUQ
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La Suddeutsche Zeitung commenta la visita di Benedetto XVI in Germania, conclusasi ieri: il papa ha parlato di fede per evitare di parlare della necessaria riforma della Chiesa cattolica. http://goo.gl/YkaHH
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Su El Paìs le banche iberiche chiedono l’estensione delle garanzie statali sulle loro emissioni, strumento introdotto nel 2008 la cui scadenza è prevista per il prossimo dicembre. http://goo.gl/v8xOz
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Sul China Daily, alcuni ricchi cinesi avrebbero chiesto all’Aviazione di abbassare l’altitudine di volo per i jet privati, nel sempre più affollato cielo del Celeste Impero. http://goo.gl/aQzkc
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